Il sovescio dell’orto: cos’è e come si fa

L’agricoltura è praticata sin dall’antichità ma oggi, a differenza del passato, si è fatto un abuso di concimi chimici per far crescere le proprie colture. I concimi chimici, sebbene favoriscano la crescita delle piante, rappresentano una minaccia ambientale e se non usati correttamente possono portare a problemi di salute.
Per tali motivi, si è cercato nel tempo di adottare delle pratiche di concimazione volte ad eliminare i concimi chimici come, ad esempio, il sovescio dell’orto. Anche se può sembrare una pratica relativamente nuova si tratta di una tipologia di coltivazione già praticata nell’antichità.
La pratica del sovescio rende il terreno più fertile ed è anche in grado di migliorare la struttura del terreno. Si tratta di una pratica colturale impiegata soprattutto in agricoltura biologica e può essere effettuata anche nell’orto di casa. Vediamo nel dettaglio cos’è il sovescio e come si effettua.

Cos’è il sovescio

Il sovescio consiste nel coltivare piante specifiche allo scopo di aumentare nel tempo la fertilità del terreno. In sostanza, questa pratica agricola consiste nel coltivare delle specie erbacee cresciute spontaneamente nel terreno.
In genere, il sovescio viene praticato all’inizio dell’autunno per poi riprendere in tempi primaverili e, successivamente, anche nei periodi estivi. Grazie a questa pratica si consente la penetrazione di acqua piovana nel terreno in maggiore quantità facendo sì che la coltura incrementi la sua resa.

Quali piante utilizzare per il sovescio

Le piante più utilizzate per il sovescio sono le seguenti:

  • Leguminose: per il sovescio si scelgono leguminose come il favino, il fagiolo, la fava e anche il trifoglio incarnato adatto a climi molto freddi o il trifoglio alessandrino per climi miti. Queste piante, sviluppandosi, rilasciano nel terreno l’azoto, utilissimo per la nutrizione delle piante stesse;
  • Crucifere: rilasciano nel terreno il fosforo, uno degli elementi nutritivi più importanti presenti nel terreno. Tra le crucifere più utilizzate per il sovescio ricordiamo la senape e il colza;
  • Graminacee: si tratta di piante che hanno una crescita molto rapida e proteggono il terreno sia dal gelo che dalla siccità. Tra le piante più utilizzate per il sovescio dell’orto ricordiamo l’avena, l’orzo o la segale.

Inoltre, per il sovescio vengono utilizzate anche piante come il grano saraceno, tipo di pianta che cresce molto velocemente.

Come si pratica il sovescio

Ovviamente per praticare il sovescio bisogna innanzitutto lavorare il terreno e preparare il letto per accogliere le sementi. Per farlo è necessario ricorrere alla vangatura, tecnica che consiste nel prendere la vanga, farla penetrare nel terreno e smuovere la superficie. Su questo strato superficiale si distribuiscono i semi in modo uniforme che vengono, successivamente, ricoperti con la terra rimossa precedentemente con la vanga.
Nel momento in cui la pianta è all’inizio della fioritura o quando i fiori sono ancora chiusi inizia il vero e proprio sovescio. Quindi, si procede con lo sfalcio e si lascia essiccare le piante sul terreno per almeno due o tre giorni. Una volta essiccate, bisogna interrarle a circa 10 cm di profondità.