Cos’è l’inquinamento acustico?

Parliamo spesso di inquinamento ma poco di inquinamento acustico. Quando una persona pensa all’inquinamento pensiamo subito a quello atmosferico ed idrico ma non a quello acustico. L’inquinamento, in generale, è un’alterazione dell’ambiente che può essere sia naturale sia dovuto dall’attività degli esseri umani a causa dell’utilizzo di elementi inquinanti. Esistono vari tipi di inquinamento come l’inquinamento idrico, atmosferico, del suolo, elettromagnetico, luminoso e soprattutto quello acustico. L’OMS (Organizzazione mondiale della sanità) dichiara che in Europa, nei centri abitati, l’inquinamento acustico è il problema più rilevante dopo l’inquinamento atmosferico; questo si manifesta dopo un’eccessiva esposizione a suoni e rumori di alta intensità. I danni da inquinamento acustico sono vari e non solo per noi essere umani ma anche per gli animali e l’ambiente. In base al livello di inquinamento acustico possono esserci danni momentanei, danni permanenti o, addirittura, provocare patologie.

Come evitare l’inquinamento acustico:

Come è stato specificato in precedenza, l’inquinamento acustico è un grave problema sia per gli esseri umani che per gli animali. Per cercare di ridurre il livello di inquinamento acustico vi sono alcuni accorgimenti da seguire:

  1. Controllare che il dispositivo silenziatore della marmitta sia in buone condizioni di efficienza;
  2. Non bisogna frenare bruscamente o accelerare ripetutamente se non è strettamente necessario;
  3. Bisogna usare il clacson solo per motivi di sicurezza stradale;
  4. Bisogna sostituire il clacson con le luci ad intermittenza quando si guida di sera;
  5. Bisogna sostituire i freni se emettono rumore durante le frenate;
  6. Bisogna rallentare in curva per evitare lo strisciamento degli pneumatici;
  7. Evita di ascoltare musica ad alto volume, in modo da non danneggiare il tuo udito e quello degli altri;
  8. Spegnere il motore della macchina o della moto quando sei fermo.

Le conseguenze dell’inquinamento acustico

Molti studi hanno dimostrato come il rumore ha effetti avversi non solo sul riposo ma anche sulla comunicazione e sull’apprendimento.  Altro effetto collaterale dell’inquinamento acustico è lo stress, causa principale di tantissime malattie. I danni all’organismo umano riguardano principalmente l’apparato uditivo. In particolare possiamo riscontrare:

  • Danno cronico: è un danno che si perpetua nel tempo a seguito di un’esposizione costante e continua ad un certo tipo di rumore come, ad esempio, il lavoro in fabbrica;
  • Danno acuto: si genera in seguito ad una stimolazione acustica particolarmente intensa come, ad esempio, un’esplosione;
  • Danni extra- uditivi: sono causati dall’aumento dello stress. Questo provoca una serie di malattie come l’aumenta della pressione arteriosa, della frequenza respiratoria e problemi all’apparato gastrointestinale.

Inoltre, l’inquinamento acustico è anche la causa della diminuzione della fauna nel mondo. Infatti, alcune specie animali rischiano di perdere l’udito a causa di rumori superiore a 85 DB (decibel). Il rumore porta, tra le altre cose, ad un’incapacità di ascoltare i segnali ambientali che provoca perdita dell’orientamento. Un’eccessiva esposizione al rumore genera negli animali molto stress che provoca cambiamenti comportamentali come l’abbandono del proprio habitat naturale, la morte o l’incapacità di riproduzione. Gli stessi problemi sono rintracciati anche in ambiente marino.

Le cause dell’inquinamento acustico

L’inquinamento acustico può essere causato da traffico stradale, ferroviario ed aereo ma anche fabbriche e discoteche. Questo può causare ipoacusia, dolore alle orecchie ma anche vertigini ed acufene. Sembra difficile pensare di poter combattere il problema dell’inquinamento acustico poiché è provocato soprattutto da macchie, aerei, ecc. mezzi di trasporto che ormai sono diventati indispensabili per l’intera comunità. E’ sicuramente difficile ma non impossibile se ci si impegna a seguire quei piccoli accorgimenti di cui si è parlato prima.

Le città con il più alto tasso d’inquinamento acustico

Ecco una lista delle 20 città con il più alto tasso di inquinamento acustico in Italia:

1. Palermo (92,6 dB)
2. Firenze (88,6 dB)
3. Torino (86,8 dB)
4. Milano (86,4 dB)
5. Roma (86 dB)
6. Bologna (85 dB)
7. Napoli (84,7 dB)
8. Trieste (84,1 dB)
9. Ancona (83,8 dB)
10. Verona (82,6 dB)
11. Aosta (82,1 dB)
12. Trento (81,5 dB)
13. Campobasso (81,3 dB)
14. Cagliari (80 dB)
15. Pescara (78 dB)
16. Genova (77,9 dB)
17. Perugia (76,9 dB)
18. Potenza (75,6 dB)
19. Bari (75,2 dB)
20. Catanzaro (75 dB).